Con oltre 100.000 morti di Covid e 3 milioni di contagiati, l’Italia si appresta ad affrontare la terza ondata della pandemia e una probabile ulteriore restrizione delle misure in corso, prevista forse per i fine settimana. I contagi sono di nuovo in aumento (120.000 al giorno), il tasso di positività è risalito al 10% e ieri i morti sono stati 376.
Un numero che sembra non sconvolgere più nessuno, ma se ci pensiamo è come se ogni giorno cadesse un aereo di linea per un incidente. Secondo l’Istat nell’ultimo anno la speranza di vita degli italiani è diminuita di un anno rispetto al passato e l’Italia ha avuto nel 2020 il maggior numero di morti dalla Seconda Guerra Mondiale.
In attesa che il piano vaccinale dia i suoi frutti (nel nostro Paese al 10 marzo sono state vaccinate 5 milioni di persone con prima e seconda dose) la sensazione di impotenza dilaga. È come se a distanza di un anno ci fossimo ritrovati di nuovo al punto di partenza, con un lockdown incombente, i figli a casa in DAD e le terapie intensive di nuovo vicine ai livelli di guardia.
Certo sono arrivati i vaccini, il ministro Speranza promette 50 milioni di dosi entro giugno e una copertura vaccinale di almeno la metà della popolazione entro l’estate; domani è attesa l’approvazione da parte dell’EMA del vaccino di Johnson & Johnson che promette 200 milioni di dosi all’Unione Europea a partire dal secondo trimestre dell’anno, l’Italia poi sarà il primo Paese europeo a produrre lo Sputnik, il vaccino russo, (uno dei siti produttivi sarà la Adienne in Brianza vicino a Monza dove la produzione partirà a luglio) ma intanto le persone sono di nuovo costrette in casa a rispettare regole ferree come quella di non poter ricevere visite neppure dai parenti e non uscire di casa dopo le 22.00.
Il virus è entrato nella vita di tutti noi purtroppo e non solo per modificarne abitudini e consuetudini, se nella prima ondata ci sembrava qualcosa che ci toccava da lontano, con la seconda abbiamo cominciato a sentire parlare di conoscenti e amici che si sono ammalati e oggi con le varianti che colpiscono anche bambini e adolescenti il Covid è davvero entrato nelle case di tantissimi italiani. Per questo abbia pensato di chiedervi nel nostro sondaggio, la pandemia ha colpito anche la tua famiglia?
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