𝐋𝐀 𝐅𝐀𝐕𝐎𝐋𝐀 𝐃𝐈 𝐄𝐒𝐒𝐄𝐑𝐄 𝐃𝐎𝐍𝐍𝐀 di Teresa Averta
di TERESA AVERTA-𝐃𝐨𝐧𝐧𝐞 “𝐟𝐚𝐭𝐭𝐞 𝐚𝐝 𝐚𝐫𝐭𝐞”. 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐢 𝐝’𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐞- 𝐓𝐞𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐀𝐯𝐞𝐫𝐭𝐚-Oggi scriveranno uomini: poeti, scrittori, storici, filosofi, intellettuali. E scriveranno sempre le “solite solfe” … che siamo belle, attraenti, brave, educate, rispettose, meravigliose donne, madri e lavoratrici. Mimose di qui mimose di là… “trullallero trullallà”. Insomma, uno spreco di parole superflue e inutili, una nebbia di fumo mentale che si leva dal basso verso l’alto e acceca anche gli angeli lassù … una parata e sceneggiata mondiale, declinata sotto molteplici aspetti sociali, e dedicata al sesso femminile, che apparentemente sembra cancellare il velo dagli occhi della DONNA. Che vorrebbe guardare il mondo con i suoi occhi, libera di scegliere dove e come guardare…per intraprendere il cammino del suo destino.Naturalmente, sì, perché se non abbiamo memoria corta, “continuano a mancarci di rispetto, ad offenderci, a picchiarci, a molestarci, a violentarci, a farci prostituire, a condannarci ingiustamente a morte”. Che peccato! Grave peccato. Quindi non trovo motivazione e significato a festeggiare una creatura, una volta all’anno se non sono capace di amarla e rispettarla ogni giorno.E qualche giorno fa… mi è venuto incontro mentre pregavo, un versetto della Bibbia, come una vergata da Dio proprio per me, per noi donne, creature amate e volute da Dio.Leggendo il Capitolo della Creazione, mi sono talmente appassionata che mi sentivo importante, unica perché pensavo e mi dicevo: -che bello, essere menzionata nel Libro di Dio, io DONNA come tutte le altre donne del mondo e dell’intero universo. Essere donna è davvero interessante…Mi sentivo una diva in questo spettacolo universale, il cui regista unico era ed è solo Dio. La creazione del mondo: Adamo ed Eva. L’uomo e la donna e l’universo. Pensate, che meraviglia! Quanto stupore. Riflettendo bene, come fa sempre una donna intuitiva, pensai: -l’uomo viene prima di me, però, e dopo io… ma non per questo mi sentivo o mi sento inferiore e se sono arrivata dopo, alla fine, è perché sono sicuramente la creatura più speciale tra le creature. Spero che sia tanto così…ma è così, è per forza deve essere così, altrimenti Dio non sarebbe maschio e femmina. E non avrebbe donato alla donna la capacità di portare nel grembo la vita, la vita per sempre. Pertanto, quando si fa del male ad una donna si fa male alla vita, all’intero universo, a sé stessi, a Dio.Se può esserci una lettura meritocratica nell’ordine della Creazione non è certo per motivi di presunzione, d’orgoglio o di maschilismo no! Dio ama in egual modo uomini e donne e consegna loro, la medesima dignità umana. Credo che abbia creato, “dopo” la donna invece per un senso di completezza e di responsabilità, di decoro e finezza, quasi a voler decidere di completare l’opera in bellezza. Beh, sì, tutta la storia biblica, sociale, culturale della figura della donna che riflette i modelli culturali soggiacenti al testo sacro, è stata scritta da uomini ispirati, sicuramente, ma sempre uomini. Parlare di un ruolo femminile subalterno e funzionale a quello maschile non è scorretto (per natura fisica) ma non può essere una posizione assolutistica, e dopo secoli e secoli, mi sento di dire, in fede, che una tale visione non credo sia conforme del tutto al piano divino: la Scrittura, al contrario, descrive «donne coraggiose, donne intelligenti, donne che sanno esercitare autorità, donne discepole, donne organizzatrici di comunità cristiane, donne martiri per la fede. Insomma, Donne che sanno vivere e fanno vivere il prossimo che sta accanto a loro.Certo, la Bibbia fa pensare…mentre la si legge… sembra antica, obsoleta ma è più che mai attuale!Dopo aver letto tutto il capitolo della Creazione della donna… ho conservato il Libro Sacro nello scaffale della mia libreria e ho messo via anche l’orgoglio…di sentirmi importante perché mi son detta, in fondo, dopo tutto sono davvero l’ultima, oggi, in questa vita. Io Donna, l’ultima del creato ma la prima nel cuore di Dio.Forse perché lo voglio, forse perché lo sento nella mia indole o forse perché Dio mi ha voluto e mi ha fatto creatura responsabile. Che apre e chiude ogni piano di vita nel ruolo di femmina. Che apre e chiude capitoli di storie, esistenze e libri di parole come donna. Che apre e chiude percorsi, vie, strade e scelte come figlia.Infatti, sono l’ultima ad uscire di casa, l’ultima agli appuntamenti, l’ultima ad andare a dormire…anche quando vado in auto la scena prevede che ci sia qualcuno che ti aspetti con uno sportello aperto: facce che sbuffano e si chiedono quanto ancora ci metterà “la donna” a sbucare dalla porta. Ne esce qualche frase ironica pronunciata al vento: “Eh, le donne devono scegliere i vestiti, pettinarsi e poi truccarsi”. Magari, rispondo mentalmente. Il più delle volte esco per ultima perché ho preparato ogni singolo componente della famiglia prima di me, compresi i dubbi amletici del marito su camicia o pantalone, quando esce o tuta o pigiama quando torna. O se avessi bambini, dovrei prepararli a dovere come dei principini o delle principessine per le felici uscite. Ma ne ho di “grandi” che hanno bisogno perché sentono che le mie coccole li aiutano a vivere meglio.Prima di chiudere la porta c’è spazio anche per quel pensiero compulsivo sui fornelli spenti, i rubinetti chiusi, le crocchette per la cagnolina, che da quest’anno non c’è più… ma che io compro ancora, e il portone di casa che deve essere ben serrato. Questo senso di responsabilità, di cui parla la Bibbia per come la interpreto io, mi frega parecchio, perché deborda nel sentirmi “padrona delle persone e delle cose” o meglio protettrice del “mio mondo” nella “Santa Agenda di Dio”.Poi penso a quante cose ha da fare una donna…però è stupendo che le sappia fare. Bene. Meglio di un uomo. Chissà perché!? Dio le ha fatte per ultime ma sono state “fatte ad arte”. Come quadri d’autore. Dio non si sbaglia, mai!La Genesi racconta che quando l’uomo spuntò sulla faccia della Terra, l‘universo era già pieno, pieno di presenze carine e luminose, rumorose, in dinamismo. Forse parlava delle stelle?! Quando arrivò la donna, c’era pure un uomo in mezzo a tutto il resto. La “poveretta” non sarà stata mica interpellata perché le cose cominciavano a precipitare nel caos universale? Una stella particolare ci voleva proprio!!!E il mondo s’illumina d’immenso. Incredibile! Le donne sanno fare luce. Epperò le spengono tante volte. Giuro, che se continuate…il mondo resterà al buio!Ci sono sere in cui sono l’ultima… a rientrare a casa. Al buio. Vedete “tutto torna” … specialmente la natura.Vado al lavoro, assolvo ai miei impegni poi ritorno a casa: cucino, lavo, stiro, scrivo e leggo, studio, e poi vado a servire il mio prossimo vicino e lontano. Quando rientro la sera molto tardi, apro la porta e sento odor di intimità, sola o in compagnia, è sempre casa mia; si spengono le luci della via, si sentono voci della TV dei vicini, risate dei passanti, miagolii da ogni angolo della strada, e dentro la tavola è apparecchiata a metà poiché mio marito sta giocando a “Master Chef” con le pentole. Ahhhh… serve il mio aiuto! A volte sono stanca, a volte demoralizzata o a volte felice e soddisfatta di aver aiutato poco o molto chi aveva bisogno, chi aveva tanto bisogno di me.Solo a volte, ah ah ah… e quando capita che l’ansia mi assale così repentina e ingestibile, comincio a cucinare, a raccogliere, a sistemare o a pulire con la giacca e la borsa ancora addosso. E ceno alle 22:00, 23:00…anche in piedi…perché mi piace e amo pensare che TUTTI GLI ALTRI vengono prima di me.Forse sbaglio perché mi trascuro, no, affatto… è che ancora una volta fraintendo il mio posto nel mondo. Perché? Perché mi metto sempre al centro del racconto. Dio, quant’è bella la favola di essere Donna!Le donne siamo fatte così…senza saperlo, siamo protagoniste di una favola, chiamata vita.Come si fa a non volere bene ad una donna, come si fa? Con quella faccia un po' così, così… che mi emoziono a dirlo, somigliante a Dio. Come si fa a non amare una donna che sebbene “ultima creata” è il completamento della creazione, e per questo il completamento di un uomo, il motore estetico e generativo del mondo, il cuore della famiglia, il sostegno della generazione.Quanto è bello essere donna e vorresti anche volare per dire al cielo perché mi hai fatto a modo tuo!Essere donna, allora è molto importante ed è impegnativo… ma anche semplicemente meraviglioso.Allora chi ha accanto una Donna: madre, moglie, sorella, amica può far festa ogni giorno…e conservare questo tesoro geloso nel profondo del cuore. La donna è già nel Cuore di Dio. Nessuno gliela può portare via.E così è stato un tuffo repentino e rigenerante, mentre leggevo la Bibbia accorgermi che la prima grande parola di conforto della Genesi è proprio il posto in fondo al Cuore che mi ha riservato Dio perché anche Lui è geloso di me: “Vieni, o mio sole, tu sei la luce dell’uomo e del mondo, e ho già pensato a tutto io. Guarda soltanto e partecipa -mi dice- il sole sorge prima di me."𝑩𝒖𝒐𝒏𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒍𝒆 𝑫𝒐𝒏𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒖𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐. 𝑪𝒉𝒆 𝒔𝒊𝒂 𝒖𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒍𝒖𝒎𝒊𝒏𝒐𝒔𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒕𝒖𝒓𝒆 𝒔𝒑𝒆𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊Averta©️all rights reserved
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