Altri amori: Matisse
di Marialuisa RighiMATISSE Arrivasti un pomeriggio di settembre Nell’anno del mio addio all’amore. Eri piccolo, stupito e raffreddato; ero sola, annichilita e diffidente. Ti accomodasti sulla mia pancia vuota. Le tue zampine cercavano un appiglio.Trovarono il mio cuore lacero e smarrito, e cominciasti a leccarlo chiudendo le ferite. Sono stati quattordici anni di viaggi dentro i tuoi occhi magici e sapienti, con il tuo nome stampato nella mente e trasformato in un mantra salutare dove “Matisse” significava amore. E Tale resterai finché avrò vita Mio unico e amato imperatore.