ciao papà
di cristina agussonAnche otto anni fa, in questo giorno di tarda primavera, nel quale sei volato in cielo, c’era il sole. Quando ho aperto la finestra albeggiava. Le sagome delle montagne, in lontananza, spiccavano scure nel cielo azzurrissimo e lassù, in alto in alto, la tua mano mi salutava per l’ultima volta. Non ti sono stata vicina nell’ora del trapasso, non era permesso, in rianimazione non si può sostare per più di qualche minuto. Ti ho sempre ricordato nella maniera che preferivo. Sorridente, con le braccia tese per accogliermi in un abbraccio. Papà, mi manchi…..e manchi anche alla mamma, anche se lei non lo sa……