Promessa mantenuta
di Margherita MurgeseTutte le volte che entravo nella stanza, fiducioso facevi lo stesso gesto con le dita. Strizzavi l’occhio e sorridevi, come quando eravamo a casa, in attesa di una sigaretta rubata al controllo della mamma. Mi veniva sempre da ridere nel vedere la tua espressione… anche se eravamo in ospedale e non potevo farti felice. Ti facevo una carezza, ti dicevo “più tardi”, finché non me ne andavo.Alla fine, però, te l’ho data: l’ho messa nel taschino del tuo abito funebre. Fuma in pace, babbo.
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