Uno spazio per te


UNA GIORNATA DA CANE

di Loredana Micheli

Eccomi qui, pronto a raccontare la mia storia d’amore. Indubbiamente un amore particolare.Mi presento, sono Bruce, un meticcio di 3 anni e mezzo. Dal freddo di un canile sono passato ad avere una bella famiglia, del buon cibo ed una cuccia calda e confortevole.Sono venuti a prendermi, ormai più di tre anni fa, G. e C. e mi hanno portato a casa con loro. Ero magrissimo e, come un adolescente, avevo delle lunghe gambe e mi si contavano le costole. Mia sorella, con la quale condividevo lo spazio nel rifugio per cani e che aveva condiviso il mio destino nell’abbandono, era voracissima e mangiava tutta la pappa che ci davano i volontari. No, non ero proprio il bel cagnolino che avevano visto nelle immagini sulla pagina social del rifugio ma ciò non ci ha impedito di creare quel rapporto speciale che abbiamo oggi.La mia famiglia non aveva mai avuto un cane ma in casa viveva il principe Rudy, un grosso gatto grigio, che mi ha ignorato da subito e con il quale, solo ora sto facendo amicizia. Rudy era coccolato da tutti e trattato davvero come un principe quindi per lui è stato difficile trovarsi in casa un cane/ragazzino irruento e giocherellone per cui trascorreva la maggior parte della giornata in nascondigli per me irraggiungibili. Oggi, quando rientro dalla passeggiata mi chiama, si avvicina, ci annusiamo e aspetta che gli faccia una bella carezza sulla testa con la mia lunga lingua. Spesso, quando rimaniamo soli, viene a dormire sulla poltroncina nella mia camera mentre io pisolo sul letto. Siamo una bella coppia, non come quelli che dormono vicini vicini, ma ci facciamo compagnia. Dopo circa un anno dal mio arrivo, in famiglia c’è stata una novità, il mio migliore amico ha cambiato casa, ha trovato un lavoro e si è trasferito in un piccolo appartamento tutto suo in un condominio con altri piccoli appartamenti. La mamma ha insistito nel dire che non potevo stare in quella abitazione così piccola solo solo tutto il giorno, che ero abituato ad avere i miei spazi e che nella nostra casa c’era sempre qualcuno. Alla fine è riuscita ad averla vinta e sono rimasto a casa con lei. Debbo confessare che non è stato facile non vedere più ogni giorno il mio amico, non dormire più al suo fianco, non sentire il suo odore. Le passeggiate, all’inizio, non erano neppure più così divertenti e mi mancava davvero tanto anche se veniva spesso a trovarmi ed uscivamo insieme.La mamma, però, ce l’ha messa tutta per non farmi soffrire, si è spostata – per un periodo – a dormire nella cameretta con me, mi ha portato fuori sempre più spesso inventandosi giochi e luoghi da scoprire ed io, anche se qualche volta l’ho fatta cadere, mi sono abituato sempre di più alla sua compagnia. Oggi siamo inseparabili.Dormo ancora nella cameretta che, ormai, è la mia “cuccia”; a volte – quando è più freddo – dormo sul letto, quando invece è molto caldo mi stendo sul pavimento e riposo serenamente, sapendo che c’è chi si prende cura di me.Al mattino mi sveglio presto con l’abbaiare di qualche cane vicino, ma rimango tranquillo ed ascolto i rumori della casa che si sveglia: il miagolio di Rudy che ha finito i croccantini, papà che va in cucina a prendere il caffè e mamma che va in bagno a prepararsi per andare a lavoro; quando è pronta viene su in mansarda – dove si trova la mia cameretta – e comincia a farmi le coccole e mi dice tante paroline delle quali non capisco il significato ma il tono della voce è così carezzevole che mi lascio cullare dal suo abbraccio e mi sento contento.Dopo i cinque minuti di coccole si va a spasso, incontro qualche amico: il candido Nebbia, il frenetico Rocky, l’antipatica Ambra e la piccola Mely, passo a salutare Altair, un mio nuovo amico con il quale condivido i biscottini del mattino; poi si torna a casa e passo la mattinata annoiandomi un po’ e riposando vicino a Rudy.Ad una certa ora ecco che sento un rumore a me noto ed avverto il ritorno della mamma, corro a prendere un gioco, un osso, un regalino per lei che, finalmente, torna a casa; appena apre la porta io sono lì dietro a scodinzolare e a dimostrarle quanto sono contento di vederla e lei poggia le borse e mi dà una buona dose delle mie coccole preferite.Il pomeriggio, di solito, scorre tranquillo tra passeggiate, qualche corsa sfrenata su un grande terrazzo dove papà può sciogliermi in sicurezza, ed arriva il mio momento preferito: si mangia!!La mamma mi prepara sempre il mio pasto preferito: la carne; a volte ci aggiunge le carote ed io divoro tutto, a volte ci mette le zucchine ed è una vera fatica toglierle pezzetto per pezzetto e mangiare solamente la carne.Arriva presto il momento di andare a dormire, qualche volta mi appisolo sul divano oppure fuori al balcone al fresco ma ad una certa ora chiamo la mamma e mi faccio accompagnare in cameretta, lei si ferma un pochino con me, facciamo ancora il pieno di coccole e mi addormento pensando di essere un cane davvero fortunato e felice. Fortunato perché ho trovato una famiglia che amo profondamente e felice perché anche loro mi amano tantissimo.

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